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expo 2015 _ Padiglione Architettura

 

Milano capitale del Moderno

Conferenze _   Architetti al Belveder

 

Padiglione Architettura

Iniziativa di Regione Lombardia in collaborazione con la Triennale di Milano.

 

Grattacielo Pirelli

in collaborazione con l’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Milano

 

coordinatore

Lorenzo Degli Esposti

http://www.padiglionearchitettura.it/home.php

 

MILANO – MADRID 2012

Tempi e scale della città

 

PASEO OLIMPIONICO

“teorema spaziale contemporaneo”- modello spaziale prefigurativo del paesaggio urbano

 

Il presente progetto è stato elaborato avendo come obiettivo un’analisi e una proposta di ricerca delle strategie di sviluppo urbano funzionali alla Candidatura di Madrid per Olimpiadi 2012

 

 

Ragione del progetto

La premessa ad accompagnare l’inizio di questo percorso è un’aprioristica rinuncia d’una teoria di progetto urbano contemporaneamente all’annuncio dell’ obiettivo di ricercare e formulare i principi aventi carattere di generalità e fondanti nella loro attualità applicativa degli “assiomi” di un ipotetico “manuale” delle “regole” d’una”pratica teorica”.

Questo avviene su un duplice registro, contemplando simultaneamente i due aspetti di sia di crescita che di trasformazione compresenti interno ai fenomeni urbani della città contemporanea.

Il discrimine trasversale a entrambi gli aspetti è la ricerca di un senso del “futuribile” in quanto significhi la ricerca dei “caratteri di cambio del paradigma urbano” È un processo della ricerca costante del senso progettuale “dell’urbanità”, da attualizzare nella relazione organica, tra forma-funzione–significato della forma urbana. Quel senso “dell’ urbano” non evocativo di un valore riconducibile unicamente alle sintassi consolidate delle città preindustriale, giudicabile obsoleto, ma come una qualità intrinseca e operativa insita nei progetti architettonici e urbani a scale disomogenee. Tra le categorie dei spazi più esposti alla continua oscillazione del proprio statuto fondatiivo, e la più sollecitata verso la sua riformazione attraverso il progetto è lo spazio pubblico urbano, lo spazio tra le cose, il corpo percorribile della città. Le intenzioni di questo lavoro riguardano in primo luogo le dinamiche della costruzione dello spazio pubblico della città contemporanea ipotizzando le logiche di progressiva implosione dei contenuti, dei modelli di stratificazione e delle complessità multiple.

In questo modo emerge il senso di necessità di dare ruolo al progetto della sintassi urbana che va posto in una relazione dialettica e di necessittà rispetto all’ idea di città. Nel contesto concreto il punto di ricaduta sta nella ricerca morfotipologica delle architetture che tali concorrono alla costituzione della sintassi urbana.

Il carattere probatorio delle ipotesi di giungere ogni volta ad esprimere un’ idea di città, sta nell’ assunzione dei caratteri ipotetici del modello di sviluppo come elementi determinanti del progetto urbano funzionali alle prefigurazioni future del contesto. Trattasi di un percorso una ri-significazione dell’idea di città attuato attraverso il progetto delle forme insediative di della città contemporanea, e intervenendo in maniera successiva e riformativa negli ambiti pre-artificializzati, secondo il concetto di ri--costruzione architettonica del paesaggio urbano.

Il primo capitolo di questo percorso consiste nel captare la scala conforme di progetto, scala di relazione attiva ed attualizzabile, di riconfigurazione dei rapporti tra i materiali esistenti attraverso gli elementi aggiunti in una seconda sintesi anteposta. La logica di applicazione della sintesi anteposta lungo il corso di sviluppo dei progetti di trasformazione urbana, converge e si rivela maggiormente nella compiuta e diagrammatica prefigurazione degli elementi strutturali del progetto urbano.

La sintesi anteposta va espressa attraverso le strutture latenti, astratte e proiettive, nelle interazioni contestuali, manifestando i tratti di un’ “idealismo visionario” se per le modalità di formalizzazione che per le proprietà evocative dell’ idea di costruire – abitare – essere. È un “pattern language”  composto dalle concettualizzazioni e prefigurazioni formali e contenutistiche  delle “ potenzialità di forme”  compiute e futuribili . Il sistema aperto di regole strutturanti della sintesi anteposta rappresenta una manifesta volontà di formulazione di basi di un possibile metalinguaggio della sintassi urbana, espressivo di un’attitudine alla simultanea assimilazione e l’attualizzazione  progettuale / formale  della coppia dialettica presente / futuro.

La formulazione di sintesi anteposta avviene in un quadro metalinguistico ed è un processo di approssimazioni diagrammatiche del quadro reale, quale interpretato operativamente sul discrimine delle virtualità future.

L’ipotesi quindi consiste nel proporre un approccio metalinguistica, operativo, e anticipatorio fondato sul pregiudizio morfologico alle soluzioni dei problemi della forma urbana. Gli spazi vuoti e residuali, di scala variabile, gli intervalli (de)strutturanti nella città diffusa sono stati assunti come entità urbane, primarie, morfogenetiche e costitutive della possibile idea di città. Essi sono I vuoti urbani in attesa di risignificazione progettuale dei loro statuti vulnerabili.

Essendo interpretabili come gli elementi portanti di potenzialità da decifrare e di assimilare come le categorie primarie del lessico delle sintassi urbane per affermare in loro l’aspetto della risorsa indispensabile è scelta intenzionale per giungere gradualmente ad un modello di sviluppo sostenibile e generativo d’un'altra categoria che è la densità. Lo spazio “vuoto”, presidiato sul perimetro dalle morfologie urbane plurime costituisce il elemento scalare determinante dando luogo alle forme di reciprocità relazionali tra gli elementi che ne partecipano ai “raduni” spaziali specifici.

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