A_ Villa BADIA

Il tema è una ristrutturazione radicale con ampliamento d’un edificio corrente ed anonimo proveniente dagli anni ‘70 , è una rivisitazione totale nei suoi aspetti morfologici e tipologici e di conseguenza nel suo ruolo nel paesaggio. L’edificio è ubicato in piedi alla collina di notevole valore ambientale. Essa appartiene all’ambito pregiato del _Parco delle colline _ di recente costituito e designato come tale dal Piano Regolatore Generale. A quell’ambito si rivolgono i principali spazi aperti, quindi la conformazione dell’edificio implode la volontà di lettura panoramica del paesaggio,visivamente intercettato da quasi tutti i punti dell’edificio. Il suo carattere risulta essere in contemporanea un corpo architettonico “sovraesposto” avente come fondo il palinsesto collinare ed è anche uno degli elementi discreti della cortina stradale che viene percepito se  frontalmente che lateralmente nei tratti prospettici di media distanza percorrendo la strada sulla quale l’edificio s’appropinqua con la forte volontà rappresentativa. Risulta essere un corpo tettonico che temporaneamente rende statico lo spazio circostante divaricandolo nell’esprimere una propria specifica forza gravitazionale, alternando i fronti leggeri e profondi con le parti dei volumi pieni. Questo avviene affermando un carattere volutamente bi-direzionale dell’impianto morfologico intenzionale per affermare l’aspetto della frontalità, comunque assonnante, in quanto elemento compositivo paradigmatico affine all’ eredità del razionalismo italiano.

Progetto in collaborazione con Studio Architettura F.Sangalli.